Era un Mercoledì mattina come tanti, quando si presentò al mio studio Carlo: in ritardo e con in mano una Gift Card per un “Massaggio Sonoro” con me. Era chiaro che non sapeva minimamente di cosa si trattasse. Dopo una breve presentazione del trattamento e di come si sarebbe svolto, (per metterlo a suo agio), lo feci sdraiare sul lettino senza scarpe, lo coprii con un telo e, come ogni volta, iniziai il trattamento con i tre rintocchi dati dai cimbali. "Tin, Tin, Tin." Dopo l'iniziale "Valutazione Energetica", scelsi la Campana Tibetana con la frequenza giusta per lui ed iniziai il trattamento attivandola (inizialmente) a pochi centimetri dal suo corpo, in corrispondenza del Plesso Solare/ Cuore. Mi accorsi subito che respirava pochissimo, il suo corpo era teso e stringeva involontariamente i pugni. Nel giro di pochi secondi, infatti, mi disse: “Sento come una grossa palla sullo stomaco”. Pausa. “Sai… fino a due anni fa soffrivo di attacchi di panico ed ansia”. “Ottimo” pensai io “iniziamo col botto!”. Continuai a parlare con Carlo mentre avevo appoggiato la campana nella zona del primo Chakra, attivandola delicatamente con lo "sfregamento" (movimenti circolari) finché, ad un tratto, mi sussurrò: “Sento un flusso caldo che dalle gambe sale dritto fino alla bocca dello stomaco… e lì si ferma. Ho anche la nausea”. “Tensione al plesso solare (terzo chakra)” pensai mentre proseguivo a suonare la campana. Accade spesso che un "blocco energetico" possa causare sintomi fisici anche a livello viscerale e nel suo caso la “palla” che aveva sentito all’inizio sullo stomaco, probabilmente giustificava il resto dei disturbi. Decisi di aggiungere alla frequenza “grave” scelta inizialmente (mi serviva una frequenza "bassa" per armonizzare la sfera del primo Chakra), un’altra frequenza più acuta per equilibrare i pensieri che sicuramente gli stavano affollando la testa (Chakra sei e sette) così da mettere in comunicazione le due estremità. Speravo, così, che questo flusso vibrazionale alto-basso-alto sbloccasse il nodo che Carlo sentiva al centro del corpo. E fu così. Dopo circa venti minuti mi disse: “Il nodo sta calando”. Bingo! Sorrisi un po' e proseguii tranquillizzandolo sulle possibili sensazioni di formicolio a mani e piedi, conseguenza del fatto che il corpo stava rilasciando le tensioni accumulate. Tutto nella norma. Detto fatto, passarono meno di cinque minuti e Carlo non sentiva più né mani né piedi. Spariti. Freddi. Soltanto "piccole scosse elettriche" ai polpacci date dal rilascio di tensioni accumulate. Panico. (Lui eh, non io! Io ero tranquillissimo ed avevo la situazione sotto controllo; sapevo esattamente che la nave prima o dopo sarebbe entrata in porto). Decisi di rimanere ancora un po' con il suono delle campane alle due estremità, guidando Carlo nel suo "rilascio emotivo", nonostante le sensazioni che stava provando. “Respira” dicevo “senti il tuo corpo abbandonarsi al suono e lascia che sia…”. Continuai così ancora per dieci minuti, finché d’un tratto mi accorsi che stava finalmente respirando. Il suo torace si muoveva su e giù come quello di un neonato quando dorme sereno. Sorrisi tra me e me perché sapevo che qualcosa si era dissolto. Scelsi di osare, per vedere se il rilassamento c’era stato davvero e così aggiunsi delicatamente un'altra campana alla zona del plesso solare per lavorare in profondità la muscolatura del diaframma e ri-equilibrare il Terzo Chakra. Wow! Un sospiro di sollievo nel vedere che Carlo continuava a godere del trattamento senza più alcuna tensione. I suoi respiri adesso erano lunghi e profondi, accordati al suono delle campane. Il nodo si era definitivamente sciolto. Diradato. Come la nebbia quando sorge il sole. Al termine del trattamento, il suo volto era decisamente diverso da quello del suo arrivo e mi parve di intravedere persino un sorriso. La pelle era più distesa, luminosa e lui si sentiva -mi disse- più leggero.
Un miracolo? No, semplicemente un’occasione. Quello che ho fatto con Carlo è stato condurlo, attraverso il suono e le parole, in un viaggio dentro di sé in cui scovare quel peso che -forse- giaceva lì sepolto da chissà quanto tempo. Che cosa ci fosse a riempire quel "nodo" solo Carlo può saperlo. A me basta, per ora, averlo aiutato a lasciar andare ed averlo messo in contatto con questa sua parte nascosta, attraverso il Trattamento sonoro-vibrazionale e le "tecniche di rilascio emotivo". Se anche tu vuoi esplorare la bellezza delle tue emozioni e liberarti dai blocchi per scoprire che cosa c’è nascosto dietro, contattami per un massaggio sonoro. Sarà bellissimo viaggiare insieme! Iuri
6 Commenti
Rita
21/1/2023 10:28:23
Ciao Iuri, meraviglia....
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Ciao Rita, grazie per il tuo feedback. Al momento non ho date in Lombardia, ma eventualmente posso indirizzarti ad un collega. Scrivimi in Privato. [email protected]
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Mariateresa
1/2/2023 07:48:17
Anche io faccio campane nel mio centro estetico, sono loro che aiutano i miei clienti ...... Meravigliose.
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Vittoria di canto
24/4/2024 11:07:26
Io non risolvo con i miei blocchi energetico,mi tocca venire aucca?
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