Era un Mercoledì mattina come tanti, quando si presentò al mio studio Carlo: in ritardo e con in mano una Gift Card per un “Massaggio Sonoro” con me.
Era chiaro che non sapeva minimamente di cosa si trattasse. Dopo una breve presentazione del trattamento e di come si sarebbe svolto, (per metterlo a suo agio), lo feci sdraiare sul lettino senza scarpe, lo coprii con un telo e, come ogni volta, iniziai il trattamento con i tre rintocchi dati dai cimbali. "Tin, Tin, Tin." Dopo l'iniziale "Valutazione Energetica", scelsi la Campana Tibetana con la frequenza giusta per lui ed iniziai il trattamento attivandola (inizialmente) a pochi centimetri dal suo corpo, in corrispondenza del Plesso Solare/ Cuore. Mi accorsi subito che respirava pochissimo, il suo corpo era teso e stringeva involontariamente i pugni. Nel giro di pochi secondi, infatti, mi disse: “Sento come una grossa palla sullo stomaco”.
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Sempre più spesso si sente parlare di suono-vibrazione e di massaggio sonoro con le campane tibetane. Ma cos’è veramente? A cosa serve? E quali sono i benefici del massaggio con le ciotole tibetane? Il massaggio sonoro con le campane tibetane deriva da antiche pratiche connesse alla spiritualità buddista, risalenti a circa 2000/2500 anni fa. E’ intorno a quest’epoca, così lontana nella storia, che hanno avuto origine i cosiddetti "suoni tibetani", utilizzati nei rituali del Buddismo Tantrico Ngalso. Secondo la tradizione buddista tramandata oralmente per secoli, e trascritta solo in epoche più recenti, si narra che i Tibetani utilizzassero le ciotole per i loro momenti di meditazione e durante le cerimonie per la cura del proprio benessere spirituale. Per capire bene cosa sono le Campane Tibetane, ti rimando a questo articolo dove ti spiego nel dettaglio a cosa servono e come si utilizzano. Ma com’è nato il massaggio sonoro che conosciamo oggi? Il massaggio sonoro con le Campane Tibetane è una pratica che si è diffusa in Occidente a partire dagli anni ‘80 del XX secolo grazie al lavoro del pedagogista e psicologo tedesco Peter Hess. Egli fece le esperienze con le campane tibetane e con i suoni tradizionali a Bhaktapur, in Nepal, tramite il professore e dottore Gert Wegner. La tecnica elaborata da Hess, messa a punto nel 1984 e perfezionata con il tempo è pensata per rispondere alle esigenze degli individui appartenenti alla nostra cultura occidentale. Di cosa si tratta? Beh, il principio è semplice, devi sapere che ogni campana tibetana antica, specifica per Massaggio Sonoro, emette specifici suoni (note musicali), frequenze e naturalmente vibrazione. Le Campane Tibetane, attraverso il loro suono, possono essere un aiuto valido contro stress e disturbi ad esso collegati, favorendo uno stato di profondo rilassamento. In questo articolo vedremo cosa si intende per stress, qual è il suo impatto sul nostro quotidiano e come il suono delle Campane Tibetane possa essere impiegato per alleviare Stress, Insonnia ed Ansia. “Contro il logorio della vita moderna, Cynar!” diceva un famoso spot degli anni ‘70. Oggi direi piuttosto: “ Contro il logorio della vita moderna, le Campane Tibetane vengono in tuo soccorso!” Già negli anni 70 si parlava di "logorio"... pensa te! Ma a cosa è riferito? Per “logorio della vita moderna” si intendono tutti quei disturbi che hanno un impatto sul nostro stato di salute psicofisico, che trova tra i primi classificati, tutte le sintomatologie riferite allo Stress, e che derivano da ritmi di vita sempre più veloci sempre meno umani. Ma che cos’è lo stress?
Da un punto di vista etimologico l’inglese “stress” è correlato col latino “stringere” - “strictus”. Pensa che il termine è entrato in medicina dalla metallurgia, perché associato a un'idea di “pressione che ha un effetto”, in questo caso, sul corpo e sulla mente. Il primo ad introdurre il termine “stress” in ambito medico fu il celebre medico endocrinologo Hans Silye che iniziò ad usarlo per descrivere una reazione complessa dell'organismo di fronte a uno stimolo, una “pressione”. La Meditazione è una pratica ormai diffusa o quanto meno conosciuta, sulla quale si trovano moltissime informazioni e molte sono le possibilità per avvicinarsi. Senza dubbio gli studi in Conservatorio e la mia esperienza diretta, mi hanno davvero convinto riguardo i molti benefici del connubio Meditazione e Campane Tibetane, poiché l'ascolto del suono di questi antichi strumenti facilita la mente a rilassarsi e ci aiuta a raggiungere uno stato psicofisico di ben-essere profondo. Spesso, quando pensiamo alla parola "Meditazione” la nostra mente genera una serie di immagini legate alle discipline orientali, alle posizioni scomode, a qualcosa di molto lontano… creandoci anche diverse aspettative. In realtà è molto più semplice di tutto ciò... si tratta solo di mettersi in ascolto della propria Mente e dei propri Pensieri, ascoltando il proprio Respiro. I BENEFICI DELLA MEDITAZIONE
Ci sono molti studi neuro-scientifici, in particolar modo alcuni importanti provenienti da università americane, che hanno certificato tutti i benefici legati a questa pratica, usata principalmente per portare uno stato di calma alla nostra mente, sempre sovraccarica di stress, non solo per la vita frenetica, ma anche a causa del contatto con le cosiddette “frequenze sonore” che ci creano squilibri. Perfino i suoni di questa vita non sono a misura d’uomo! Sono molti anni ormai che mi dedico all'insegnamento nei miei corsi di formazione per imparare a suonare e fare trattamenti con le campane tibetane. Fino ad oggi ho offerto 3 livelli di formazione, con un corso introduttivo, un livello 1 e un livello 2. La mia natura e la passione per il mio lavoro mi hanno spinto a dare tutto me stesso, senza risparmiarmi. Ma ho dovuto fare i conti con la complessità e la vastità della materia... dalla teoria musicale, alla fisica del suono, al ritmo, all'energia e chakra... ai protocolli da seguire per poter effettuare un trattamento individuale, che parta dalla “valutazione energetica” della persona, considerando in quale stato energetico si trovi in quel momento, osservando segni, movimenti, postura, leggendo ovvero le memorie del corpo presenti in tutti noi. Dai feedback dei miei allievi, ho dovuto prendere atto di quanto i temi e la materia trattata abbiano davvero bisogno di più tempo per lo studio, l'approfondimento e la comprensione. Se si vuole arrivare ad essere un operatore competente, preparato, etico e professionale, un semplice corso esperienziale non basta. Per questo ho avuto l'dea che ha dato vita a questa nuova avventura. Una vera e propria Scuola di Formazione: l'Accademia Tibetan Harmonia®. E' stata strutturata e pensata per rispondere alle esigenze di tutti, sia di chi vuole curiosare nel mondo delle Campane Tibetane, ma anche di chi invece sente una “vocazione”, per chi pensa di poter fare dell'ascolto profondo e dell'alchimia del suono il proprio modo di aiutare gli altri, e magari di esercitare una professione in campo olistico, arricchendo il proprio bagaglio in profondità, non rimanendo in superficie.
Ad esempio l'attività con le Campane Tibetane può sposarsi bene con quella degli insegnanti di Yoga per il rilassamento finale o la meditazione guidata. Oppure per professionisti come massaggiatori, fisioterapisti o estetiste. Quando suono, accade sempre qualcosa che per me è simile ad una magia. C'è qualcosa che ci attrae nella Campana Tibetana. Le persone che la sentono per la prima volta ne rimangono affascinati, quasi tutti sembrano essere catturati dal suo suono senza tempo, e spesso e immediata anche la voglia di provare a suonarla. Mi capita di sentire racconti come: “ieri ho suonato per la prima volta una campana tibetana... ho sentito che ha toccato qualcosa dentro di me... mi ha toccato il cuore... l'ho sentita nella testa.” Tutto ciò non è insolito. In Musicoterapia, ma anche nell'esperienza quotidiana, possiamo dire che il SUONO ci attraversa sotto forma di onda sonora, andando a toccare determinate corde dentro di noi. Il contatto con il suono avviene quindi fisicamente e contemporaneamente a livello emotivo ed energetico. Questo fenomeno è ovviamente riscontrabile e valido per qualunque strumento capace di produrre suono. Per cui, in qualunque momento della nostra vita sentiamo il desiderio di avvicinarci alla Campana Tibetana (o ad altri strumenti) il consiglio che mi sento di dare è di seguire l'istinto. Voglio ribadire il fatto che la Campana Tibetana è anch'essa, a tutti gli effetti, uno Strumento Musicale. Tecnicamente produce due note musicali: una nota Base, dal suono più grave, detta anche Fondamentale, ed una seconda nota più acuta, oltre ad altri moltissimi piccoli suoni, detti Suoni Armonici.
Le Campane Tibetane sono oggetti speciali, strumenti che vibrando ci toccano nel profondo. Forse per questo, al termine di un concerto, di un massaggio sonoro o nei miei corsi, spesso persone che non erano mai entrate in contatto con esse, si interessano, vogliono saperne di più e provano il desiderio di averne una tutta per loro. Molto spesso mi viene chiesto come scegliere una campana, dove acquistarla, quali sono le differenze fondamentali tra i tanti tipi di Campane Tibetane esistenti. Anche per evitare di farci rifilare una cosa per un'altra, è bene tenere a mente alcune considerazioni per procedere nell'acquisto della nostra prima campana tibetana, che è sempre il più difficile. Anzitutto è bene chiederci a cosa ci serve la campana: è un souvenir, un oggetto da tenere in casa? Vogliamo usarla per fare meditazione o magari imparare a suonarla per fare auto-trattamento? La maggior parte delle persone che vengono ai miei corsi per imparare a suonare e conoscere le Campane Tibetane, cercano proprio di entrare in contatto con il potere taumaturgico della vibrazione, quindi in tal caso è bene scegliere campane che abbiano delle caratteristiche specifiche e una qualità medio alta. Ovviamente anche il nostro budget conta molto. Vediamo insieme le tipologie principali delle Campane Tibetane.
La differenza principale sta nella produzione. Ci sono campane ribattute a mano, che possono essere sia antiche che nuove, di qualità elevata e vedremo a breve il loro utilizzo. Oppure quelle prodotte in fabbrica, in genere piccole e facili da reperire, decisamente economiche. La scorsa estate, ho avuto il privilegio di tenere un concerto di Campane Tibetane sulle montagne pistoiesi, presso i rifugi antiaerei della SMI, che si trovano 20 mt sotto terra. Lì vi era una fabbrica metallurgica, impegnata anche nella costruzione di armi. Nei sotterranei si rifugiavano in tempo di guerra i lavoratori, le loro famiglie e gli abitanti della zona, per sfuggire agli attacchi aerei. L'atmosfera oltremodo suggestiva di questi luoghi, dei lunghi corridoi da percorrere immaginando quali sentimenti possono aver animato le persone che li hanno utilizzati per proteggersi, ha reso l'esperienza particolarmente emozionante. Poiché il caso non esiste, a quel concerto ha assistito una persona, che mi avrebbe aperto la strada ad un'altra esperienza, quella che vado a raccontarvi oggi. Una di quelle in cui mi son trovato a mettere in gioco tanto di me, della mia storia di musicoterapeuta, educatore, essere umano.
La persona di cui parlo è un'insegnante, una professoressa dell'istituto I.P.P.S. “Elsa Morante” di Firenze. Nella tradizione, la filosofia e la costruzione stessa delle campane tibetane, torna sempre il numero 7, intorno al quale ruotano storie e racconti, oltre al fatto che per le campane si parla di 7 metalli, che corrispondono ai 7 Chakra, 7 note musicali, ma anche 7 pianeti che vengono associati ai metalli usati per le campane.
La leggenda narra che venivano costruite solo in determinati momenti dell'anno, in condizioni astrologiche precise...ma di leggenda si tratta, per cui se qualcuno si sente attratto dall'argomento lo invito a cercare informazioni a riguardo, con la curiosità e l'atteggiamento con cui si leggerebbe un mito arcaico. I 7 Chakra vedici non hanno bisogno di presentazioni, oggi sono sulla bocca di tutti ed esistono fiumi di informazioni sia sul web, sia produzioni editoriali, con libri esplicativi e le varie discipline olistiche molto diffuse, che ne fanno ampio uso. Come pulire la campana? Ecco qualche suggerimento sulla manutenzione delle vostre preziose e vibranti compagne. Ci sono vari tipi di campane, più o meno antiche e più o meno pregiate. Le campane Tibetane vere ed antiche, sono realizzate in metallo pregiato e antico (appunto), sono ribattute a mano e l'intonazione varia per diversi parametri: peso, spessore, diametro e tipo di metallo. Qualora possediate queste campane, sapete che necessitano di alcune accortezze ed anche di una manutenzione delicata, che vada a preservarle, senza intaccare o modificare i segni del tempo, che sono parte integrante della loro bellezza.
Possiamo pulirle semplicemente con un panno umido, asciugandole bene, così da non permettere che si depositino residui di calcare. Quando abbiamo a che fare con campane antiche, il metallo pregiato è una garanzia, infatti esso difficilmente si rovina. Qualora volessimo provare a rimuovere macchie che ci sembrano antiestetiche, possiamo utilizzare dell'aceto bianco, avendo sempre cura di risciacquare bene. Oppure la classica soluzione bicarbonato e aceto, che crea una reazione chimica, e con una spugnetta leggermente abrasiva, provare a rimuovere l'eventuale macchia. Il tutto va poi risciacquato con acqua pura. |
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