Quando suono, accade sempre qualcosa che per me è simile ad una magia. C'è qualcosa che ci attrae nella Campana Tibetana. Le persone che la sentono per la prima volta ne rimangono affascinati, quasi tutti sembrano essere catturati dal suo suono senza tempo, e spesso e immediata anche la voglia di provare a suonarla. Mi capita di sentire racconti come: “ieri ho suonato per la prima volta una campana tibetana... ho sentito che ha toccato qualcosa dentro di me... mi ha toccato il cuore... l'ho sentita nella testa.” Tutto ciò non è insolito. In Musicoterapia, ma anche nell'esperienza quotidiana, possiamo dire che il SUONO ci attraversa sotto forma di onda sonora, andando a toccare determinate corde dentro di noi. Il contatto con il suono avviene quindi fisicamente e contemporaneamente a livello emotivo ed energetico. Questo fenomeno è ovviamente riscontrabile e valido per qualunque strumento capace di produrre suono. Per cui, in qualunque momento della nostra vita sentiamo il desiderio di avvicinarci alla Campana Tibetana (o ad altri strumenti) il consiglio che mi sento di dare è di seguire l'istinto. Voglio ribadire il fatto che la Campana Tibetana è anch'essa, a tutti gli effetti, uno Strumento Musicale. Tecnicamente produce due note musicali: una nota Base, dal suono più grave, detta anche Fondamentale, ed una seconda nota più acuta, oltre ad altri moltissimi piccoli suoni, detti Suoni Armonici.
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Gennaio 2023
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