Come Suonare le Campane Tibetane

Quando suono, accade sempre qualcosa che per me è simile ad una magia.
C'è qualcosa che ci attrae nella Campana Tibetana.
Le persone che la sentono per la prima volta ne rimangono affascinati, quasi tutti sembrano essere catturati dal suo suono senza tempo, e spesso e immediata anche la voglia di provare a suonarla.
Mi capita di sentire racconti come: “ieri ho suonato per la prima volta una campana tibetana... ho sentito che ha toccato qualcosa dentro di me... mi ha toccato il cuore... l'ho sentita nella testa.”
Tutto ciò non è insolito.

In Musicoterapia, ma anche nell'esperienza quotidiana, possiamo dire che il SUONO ci attraversa sotto forma di onda sonora, andando a toccare determinate corde dentro di noi.
​Il contatto con il suono avviene quindi fisicamente e contemporaneamente a livello emotivo ed energetico. Questo fenomeno è ovviamente riscontrabile e valido per qualunque strumento capace di produrre suono. Per cui, in qualunque momento della nostra vita sentiamo il desiderio di avvicinarci alla Campana Tibetana (o ad altri strumenti) il consiglio che mi sento di dare è di seguire l'istinto.

​Voglio ribadire il fatto che la Campana Tibetana è anch'essa, a tutti gli effetti, uno Strumento Musicale. Tecnicamente produce due note musicali: una nota Base, dal suono più grave, detta anche Fondamentale, ed una seconda nota più acuta, oltre ad altri moltissimi piccoli suoni, detti Suoni Armonici.

Al di là degli aspetti mistici, ogni parola crea in noi delle immagini.
Per questo il nome stesso dello strumento “Campana Tibetana”, ci porta alla mente immagini di luoghi lontani, del monaco, della meditazione, calandoci in una condizione di pace e di silenzio...impressioni che però possono trasformarsi in tutt'altro, se suoniamo la Campana Tibetana in maniera errata.
Premettendo che si abbia già scelto che tipo di Campana acquistare, tenendo conto delle proprie esigenze ed ascoltando le proprie sensazioni (Consigli per gli acquisti per le campane tibetane), ti invito a visionare il Video che si trova qui di seguito, una piccola guida pratica per comprendere come suonare la Campana Tibetana “Terapeutica”.

Nel video potrai sentire anche le differenze tra le varie campane.
Scopriamo dunque insieme altre caratteristiche e informazioni utili per suonare in modo appropriato: cos’è il Batacchio, come viene tenuta la Campana nel palmo della mano, come si suona con la tecnica del Rintocco e dello Sfregamento, quali note andiamo a produrre.

Di seguito, riassumo i punti salienti che troverai ben spiegati guardando il video.
La Campana Tibetana va tenuta nella mano sinistra, poiché il lato sinistro del nostro corpo a livello Archetipico, corrisponde alla nostra parte Femminile, collegata alla Luna.
Il Batacchio invece, mosso dalla mano destra, è un elemento chiaramente maschile, collegato al Sole e nel movimento usato per produrre suono, Sole e Luna si contemplano.
​Essi fanno parte dei 7 pianeti di riferimento per la costruzione delle Campane, che facevano riferimento alle conoscenze dell'epoca e che venivano messi in relazione ai 7 Chakra, 7 note musicali...

Quando prendiamo la campana, la mano sinistra deve essere tenuta ben stesa, non dobbiamo chiudere le dita intorno alla campana, onde evitare di fermare la vibrazione ed il suono.
Per prima cosa, possiamo esercitarci con il cosiddetto Rintocco, una tecnica semplice che si attua all'interno o all'esterno della Campana, muovendo il Batacchio come se in mano avessimo “una sorta di pennello”, cercando ovvero la giusta inclinazione e apprezzando le diverse sfumature sonore prodotte, date dalla nostra delicatezza, onde evitare di produrre un suono metallico.
Molto importante è che il Batacchio , realizzato solo in legno, abbia anche la copertura in feltro, altrimenti il suono che produrremo sarà completamente diverso da quello che desideriamo ottenere, per lo più acuto e sgradevole.

La pratica base invece avviene attraverso la tecnica dello "Sfregamento".
Con esso si genera la Nota Fondamentale, che emette una vibrazione diretta sulla nostra mano, dove sono situati punti di riflessologia, che vengono dunque investiti di energia, prima di percorrere il nostro braccio ed entrare nel nostro corpo.
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La rotazione del Batacchio avviene sempre all'Esterno della Campana... all'interno facciamo il risotto nella pentola ☺ ... evitiamo questo errore fondamentale!
Perciò ruotiamo il nostro Batacchio in senso orario, ovvero da destra verso sinistra, con molta pazienza, tranquillità, concentrandoci sul nostro respiro, sul nostro corpo rilassato, ascoltando il suono che pian piano nascerà. In questo modo ci esercitiamo per dar vita al suono Base, ovvero il più grave, ovvero più basso, prodotto dalla Campana.
NB. Se dovesse uscire invece un suono acuto, significa che la nostra pratica è errata, poiché quella è la seconda nota della Campana.

Essa arriverà quando nel lungo Sfregamento, ad un certo punto sentirete il suono modificarsi e la vibrazione intensificarsi. Quando arriva la seconda nota, quella acuta, in genere smettiamo di sfregare, lasciando che i suoni si sovrappongano e vibrino liberi a lungo, finché non si esauriscono.
Più si pratica con rilassata pazienza e profondo ascolto, più la Campana Tibetana ci regalerà sfumature sonore uniche, poiché ogni campana è diversa.
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Con la pratica riusciremo anche a prolungare la vibrazione e a scegliere quanto essa debba durare.
A ciascuno la propria Campana e la propria ricerca sonora!
Ricordo ancora una volta che la Campana è uno strumento e come tale va suonato in modo appropriato, per poterci donare benessere, pace e un profondo rilassamento.

Spero che il video vi dia spunti e informazioni utili per continuare o incontrare la vostra prima Campana Tibetana. Enjoy!